Nel week end in cui l’Inter stacca tutti e si issa solitaria in vetta alla classifica, sono due i protagonisti di giornata a segnare inesorabilmente la domenica pallonara. E anche il sabato.
Il primo è Josè Mourinho. Nemmeno lui, forse, si aspettava un’Inter così pratica e bella, la migliore della sua gestione, proprio nel momento di maggior difficoltà a causa degli infortuni.
I nerazzurri hanno perso Eto’o, Milito e Motta, ma a Genova hanno giocato da squadra e stritolato i malcapitati grifoni. Primo posto in classifica in solitudine, due punti in più dello scorso anno. Numeri da record.
Il secondo personaggio è Ronaldinho. Non lo diciamo, ma il dentone brasiliano pare essersi svegliato dal torpore che lo aveva abbracciato da qualche mese a questa parte.
Inutile nel vuoto 4-4-2 del primo tempo, si riscatta nel suo ruolo naturale di fantasista, dapprima siglando il pareggio e poi griffando l’assist d’oro per il resuscitato Pato.
Il numero 80 rossonero sembra aver voglia. I numeri, quelli calcistici si intende, sono dalla sua parte. Madrid sarà un altro banco di prova importante…
A parte ciò, male la Juventus, costretta al pari da una Fiorentina, in cui risplende sempre più il fulgido talento di Stephan Jovetic.
La Sampdoria di Cassano esce indenne dall’Olimpico, imprecando contro l’arbitro per due rigori non concessi, parsi netti ai più, e per l’infortunio al naso rimediato da Pazzini.
Per Mazzarri, invece, a Napoli ci sarà tanto da lavorare per raddrizzare una squadra, parsa troppo imprecisa e precipitosa.
Sorpresa di giornata, e forse della stagione, il Bari di Ventura.
I galletti biancorossi mettono da parte lustrini e champagne per sfoderare una prestazione arcigna, in cui non brillano le giocate dei singoli, ma luccicano le pedate di fieri operai (Donati, Masiello, etc), e le capocciate vincenti di Almiron e Ranocchia, difensore dal talento cristallino.
Ultima nota, infine, per Catania - Cagliari. Chiunque avrebbe pagato il biglietto al “Massimino” per assistere al gol splendido di Ricchiuti, degno apice di uno schema studiato e riprovato in allenamento, e alla straordinaria rovesciata vincente di Dessena. Ecco, a volte gli operai si trasformano in artisti…
Pasquale Scivittaro
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