«Abbiamo dato disposizioni perchè il sito contenente minacce al premier apparso su Facebook venga subito chiuso e denunciati alla magistratura quelli che sono intervenuti». Lo ha detto il ministro dell’interno, Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa all’Aquila. C’è, ha aggiunto «massima attenzione da parte delle forze dell’ordine per questi fatti».
«Non credo - ha spiegato il ministro - che esista un paese al mondo dove qualcuno può scrivere su un sito ’uccidiamo il premier’. È apologia di reato, anzi peggio. È un problema di cultura: se passa il concetto che uno può scrivere impunemente queste cose, c’è il rischio che poi a qualcuno venga in mente di metterle in atto. Non riesco a capacitarmi che ci sia qualcuno che possa esprimere l’intenzione di uccidere un’altra persona».
Prendo in prestito le parole del nostro presidente della Repubblica.
Abbassiamo i toni.
Berlusconi è sicuramente un politico controverso.
E' il diavolo in persona per alcuni.
Un uomo da premio nobel per la pace per altri.
Ora, cialtronate a parte, mi sembra il caso di smorzare i toni.
Che su un social network importante come Facebook si arrivi a tali estremi mi sembra alquanto preoccupante.
Ora non facciamo di Berlusconi un martire, ma cerchiamo di trovare il limite nell'accanimento.
Libertà di stampa e di espressione sono diritti sacrosanti.
Ma alla libertà ed ai diritti corrispondono relativi doveri e rispetto delle liberta' altrui.
E primo e incomprimibile diritto dell'uomo in quanto tale è il diritto alla vita!
Il dibattito politico non deve dimenticare che gli eccessi potrebbero scivolare nel fanatismo allucinato di alcuni.
Pochi, si spera.
Ci si aspetta pertanto una condanna senza se nè ma da tutti gli esponenti politici di destra e di sinistra.
Una condanna senza partito, colore e schieramento.
Non credo che su un argomento simile si possa accendere un ulteriore dibattito politico.
Non ci sono sè e non ci sono ma.
E da coloro che si reputano i soli fautori di giustizia e pace ci si aspetta una condanna ancora maggiore.
Sarà la nostra classe politica capace di dimostrare che siamo un paese democratico e non fanatico?
Ai posteri la sentenza...
Qui scadiamo nel fanatismo che tanto rimproveriamo ai terroristi....bisogna cominciare ad avere rispetto per l'essere umano in quanto tale!
RispondiElimina