Non ci sono parole.
Non ci sono commenti da fare.
Solo una domanda...
E' questa la GIUSTIZIA italiana?
Su repubblica.it troviamo questa notizia:
Violenza sessuale di gruppo, pestaggio, rapina: i carabinieri li avevano subito ribattezzati quelli dell'"Arancia meccanica". Chi li ha aiutati, i "fiancheggiatori", ora sono liberi, per decorrenza dei termini: sono accusati di favoreggiamento per aver reso più facile la fuga al branco dello stupro di Guidonia, 60 mila abitanti alle porte di Roma.
Il branco è di quattro romeni: la notte del 22 gennaio scorso - "per divertirsi", diranno poi - puntano una coppietta che se ne sta in disparte a sbaciucchiarsi in auto in una stradina di campagna, la derubano, poi, afferrano lui, lo pestano, lo legano, lo rinchiudono nel bagagliaio. Lei invece, uno scricciolo di 21 anni - la descriveranno così i militari - viene scaraventata sul sedile posteriore della "Ford", la immobilizzano, la spogliano. E la violentano: una, due, tre, quattro. Cinque volte. Poi scappano e c'è chi li protegge in una casa poco lontana dal centro del paese.
Come sia accaduto che da ieri i due ventenni Mugurel Goia e Ionut Barbu, così si chiamano i fiancheggiatori, non abbiano più l'obbligo di dimora, si spiega con tre parole: "scadenza dei termini" è scritto nell'ordinanza. Liberi quindi, perché il pm - dopo la chiusura dell'indagine - non ha ancora formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio, sia per loro che per gli altri quattro connazionali, accusati della violenza.
Una notizia che per l'intera comunità di Guidonia, è come un pugno nello stomaco. E non si dà pace neanche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "E' uno scandalo". Ripete la frase tre volte, a voler rimarcare che questo per la città e per tutte le donne "è un segnale devastante. La magistratura, la macchina della giustizia, si deve rendere conto che così non si va da nessuna parte".
Andava verso il Nord invece il branco quando è stato fermato. Scappava. L'hanno
preso dopo 4 giorni di indagini serratissime. Bloccato su una Bmw. Goia e Barbu da subito si sono difesi dicendo che loro della violenza sessuale non sapevano nulla. "Siamo stati contattati da un nostro connazionale che diceva di dover andare in Veneto per motivi di lavoro". L'avvocato dei due favoreggiatori, Domenico Dello Monaco, ha spiegato che per ora i suoi assistiti resteranno nella località segreta al Nord dove avevano l'obbligo di dimora, e che vogliono trovare un lavoro. Le forze dell'ordine, dovranno ora vigilare per impedire che i due romeni, uno è figlio di un magistrato, possano lasciare il territorio nazionale e sottrarsi al più che probabile processo. Ma il pm della procura di Tivoli, Marco Mansi non ha ancora chiesto il giudizio. Mansi dovrà formalizzare, a gennaio anche la richiesta di giudizio per i quattro stupratori - al momento in carcere a Rebibbia - altrimenti c'è il rischio che scadano i termini e il branco torni in libertà. "Prendeteli, vi prego", aveva implorato la ragazza la sera stessa, ai carabinieri.
Un unico commento.
Per Fabrizio Corona, personaggio indifendibile, cafone, volgare ecc...ma che sicuramente non è un assasino o uno stupratore o un favoreggiatore di tali reati, sono stati chiesti dal PM 7 anni e 2 mesi di reclusione...
In questo caso invece non c'è nemmeno un'accusa formale...
Grazie ai magistrati italiani.
Sempre più politici e sempre meno difensori della "GIUSTIZIA".
Kate83
Grazie da parte di tutte le donne italiana...non venite a chiederci i voti poi....
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